30 Nov Tempo di Avvento
Attendere è l’esercizio di chi aspetta qualcosa o qualcuno. Banale come definizione ma perfetta. Utile anche per il tempo di Avvento che funziona come un attendere il Signore. L’attesa è lo spazio fra me e chi aspetto; in questo caso fra me e il Signore. Di solito in base a chi aspetti si modifica l’attesa. Se attendi qualcuno di abituale semplicemente attendi. Se attendi qualcuno con cui ha una quotidiana frequenza semplicemente attendi: non si fa nulla di speciale; solo si aspetta. Al massimo scrollando il celleluare. Ma se chi attendi è chi cambia la tua vita, chi attendi è chi porta con sè ogni compimento delle tue attese più profonde, allora attendere non è semplice attesa: è desiderio, è emozione, è preparazione. E queste sono pure le dinamiche dell’Avvento, se riusciamo a comprendere che Gesù è il Singore. Solo così l’Avvento ha la capacità di farci desiderare il Signore tanto da cercarlo di più; ha la capacità di emozionarci tanto da scaldare di più il nostro cuore; ha la capacità di chiederci se siamo abbastanza pronti al punto da fare del nostro meglio per farci trovare al meglio.
Solo così l’Avvento è spazio vitale, è bellezza in crescendo, è desiderio che riempie gli spazi.
Solo così l’Avvento “migliora” la Preghiera, nutre la Carità e colma di Speranza